Ci sono delle volte che proprio non riusciamo mentalmente a staccarci da una situazione o una condizione. Credo che siano dei passaggi della vita, come se seguissimo un percorso pieno di curve e ogni tanto ci blocchiamo, ci fermiamo per capire quale strada stiamo percorrendo e come proseguire. Credo che siano dei momenti necessari dove resettiamo molti aspetti della nostra vita, molti aspetti di noi stessi. In qualche modo ci rinnoviamo.
Le possiamo chiamare empasse, blocchi, crisi, ognuno gli da il termine che preferisce, ma credo che ci riferiamo alla stessa cosa: trovarsi in una situazione di immobilità, di blocco dove qualunque cosa facciamo non provoca nessun cambiamento ed iniziamo quindi a girare a vuoto guardandoci a destra e a manca senza sapere dove aggrapparci.
Si arriva ad un certo punto dove la soglia di tolleranza è talmente bassa che decidiamo di fare qualcosa, di farlo con forza e coraggio. Mi riferisco a questi momenti della vita come quelli in cui realmente si cambia. Ci sentiamo stanchi e spossati e ci diciamo, basta! In questi momenti riusciamo a mollare una situazione di cui eravamo dipendenti, lasciamo qualcosa che prima ci spaventava tanto non avere, ma che ora, per qualche motivo, riusciamo a lasciare andare.
Quello che facciamo nel lasciarlo andare e rendeerci conto che in quel preciso istante le energie che abbiamo sono sufficienti solo per noi stessi, per la nostra sopravvivenza e per la cura di noi stessi. Curarsi significa liberare quella parte di noi che in qualche modo è stata repressa, liberare le nostre qualità positive che non trovano spazio nel “mondo” che abbiamo costruito attorno a noi. Quindi la soluzione è mollare tutto o quasi tutto per intraprendere una strada diversa, lo facciamo quasi con arroganza, magari ferendo qualcuno, ma sappiamo che lo stiamo faccendo per noi stessi, per salvarci.
La strada poi sarà lunga, la strada per sentirci pieni di energie con nuovi obiettivi… ma alla fine, sarà una strada dritta, senza curve.