emiratesa380Sembrerebbe che sia già finito.

La vita del progetto dell’aereo da trasporto passeggeri più grande al mondo sembra arrivare ad un termine.

Dopo la riduzione degli ordini di Emirates da 53 A380 a solamente 14, il CEO di Airbus ha annunciato che il programma terminerà nel 2021.

Questo significa che non verrà più costruito, eccetto per gli ultimi 14 ordinati da Emirates che ha deciso di rivedere gli ordini modificandoli per l’acquisto di 40 A330-900 e 30 A350-900.

Con questa decisione Emirates ha segnato la fine del programma di Airbus, in quanto non ci sono altri ordini in lista.

Da tempo si sentivano girare voci nell’ambiente sulla cancellazione del progetto A380. Questo dimostra quanto siano stati lontani i dirigenti di Airbus nel predire l’utilizzo di un aereo di queste dimensioni quando hanno dato avvio al progetto nel 2000.

Da diversi anni sostengo l’idea che un aereo di queste dimensioni, con consumi elevati, non porta alcun vantaggio per le compagnie aeree. Lo hanno dimostrato i fatti degli ultimi giorni con la cancellazione degli ordini di Emirates, ma soprattutto lo ha dimostrato il fatto che tantissime compagnie aeree hanno preferito acquistare i bimotori con consumi minori.

Sappiamo benissimo che trasportare il giusto numero di passeggeri per rendere il volo economicamente vantaggioso per la compagnia aerea è la cosa più importante.

Non è tanto il numero di passeggeri trasportati che fa la differenza, soprattutto sui voli a lungo raggio, ma piuttosto riempire i posti a sedere disponibili.

Dopo soli 12 anni dall’entrata in servizio del A380, il programma oggi trova uno sbarramento che sarà difficile da superare.

Questo avrà anche un effetto sull’immagine dell’azienda in futuro?

Si spera di no.

Emirates continuerà ad utilizzare i suoi A380 fino al 2030, anno in cui probabilmente avranno pagato il costo degli aeromobili e non perchè non saranno più in grado di volare. Airbus continuerà a dare tutto il loro supporto per mantenere gli A380 già venduti alle compagnie aeree.

Dubito che si ritornerà a costruire un aereo di queste dimensioni. Mi posso sbagliare (è ancora presto per sapere come sarà il futuro del trasporto aereo dopo il 2030), ma credo che andremo sempre di più verso il volo supersonico a dei prezzi accessibili a molti.

Si chiude qui un aereo che rimarrà nella storia dell’aviazione mondiale. Tristemente lo vedremo in giro ancora per molti anni, ma certamente la sua leggenda è stata breve rispetto a quella della regina dei cieli, il Boeing 747 che ancora oggi, dopo quasi 50 anni dalla sua prima versione, rimane a far parte delle linee di assemblaggio di Boeing.

By Published On: 14 Febbraio 2019Categories: Aviazione Commerciale3 Comments

Scarica l'Estratto dei miei Manuali. Riservato solo agli Iscritti alla Newsletter!

I miei manuali scaricabili

Share This Story, Choose Your Platform!

3 Comments

  1. Manuela 17 Febbraio 2019 at 16:05 - Reply

    ciao! graz, veloce cm sempre!… ma la Boeing, se la gioca meglio… appunto, le finestre ke filtrano il sole… le compagnie aeree vedono quello, ma anke i passeggeri, anke perké fa +frigo. e cmnq, vero… siam in poki a scegliere l’aereo. i my amici, si affidano ad una compagnia… io guardo l’aereo. cerco la compagnia ke ha acquistato quella aereo e poi, prezzo del bit permettendo, prenoto il posto (ala). graz ancora!

  2. chArlotte 16 Febbraio 2019 at 18:00 - Reply

    …penso anche che l’Airbus non sia stata capace di pubblicizzare efficacemente il proprio gigante. ho seguito il progetto A380 praticamente dall’inizio. l’Airbus persuase alcune compagnie aeree ad acquistare The Big Bird, ma restavano le persone comuni da convincere a prenotare un biglietto. la propaganda verteva sulla magnificenza tecnologica drell’aereo e sul cervello dell’aereo; va bene, ma ad un potenziale passeggero dell’A380, di ignegneria aerospaziale, design ed avionica, non importa molto (o meglio, è più facile che non ne capisca nulla).
    la Boeing investe molto in pubblicità con effetto sogno in cui viene valorizzato il coefficiente di inquinamento acustico interno e d esterno all’aereo, il comfort dei sedili, delle cabine, delle stanze da re, del cibo, del servizio,… io credo ke le sorti di un prodotto/servizio derivino soprattutto dall’opinione pubblica, quindi da un idea ignorante formatasi su un certo tipo di propaganda. ad esempio, l’orribile borsa in plastica scadente, marrone e bejolino “da vecchia”, con impugnatura scomoda e, poco funzionale, anche se capiente, della Louis Vuitton, piace a moltissime donne… non mangiano, non fanno una vacanza, s’indebitano pur di avere quella skifezza (e sentirsi importanti): non vince l’idea, la qualità, l’ergonomia, la fantasia,… vince lo slogan e lo sforzo dello staff pubblicitario, modella e pr ke sono dietro la skifezza.

    • Daniele 17 Febbraio 2019 at 07:19 - Reply

      Ciao. Credo che i clienti dei costruttori di aerei siano le compagnie aeree, non i passeggeri, quindi Airbus e Boeing non fanno pubblicità per incrementare le vendite di biglietti aerei, quello lo fanno le compagnie aeree.
      Airbus non ha pubblicizzato l’A380 allo scopo di avere più passeggeri paganti che desiderassero volare su quell’aereo. Quando prenoti un biglietto aereo non sempre sai quale aereo verrà usato per quella tratta.
      La pubblicità che fa Boeing ed Airbus è finalizzata alla diffusione del marchio e non del prodotto.
      Il comfort dei passeggeri viene pubblicizzato dalle compagnie aeree, mentre Boeing pubblicizza le finestre senza tendine. Questo non porta un passeggero a scegliere una compagnia piuttosto che un’altra, ma permette a Boeing di enfatizzare il proprio marchio. Si chiama branding.

Leave A Comment