APU sta per Auxiliary Power Unit ed è un’unità ausiliaria che fornisce energia elettrica, idraulica e aria ai diversi sistemi dell’aeromobile quando i motori sono spenti.
Non è altro che un piccolo motore a jet montato nella parte posteriore dell’aereo.
Il suo normale utilizzo è a terra quando i motori non forniscono più energia elettrica e aria per l’impianto dell’aria condizionata.
Ci sono però delle condizioni in cui l’APU viene utilizzato anche quando i motori sono accesi.
Infatti, in particolari situazioni che andremo ad analizzare in dettaglio, l’APU fornisce un importante supporto ai piloti.
Pochi conoscono l’esistenza di questo motore ausiliario, per questo motivo ti consiglio di leggere anche l’articolo dedicato al APU.
Vediamo quindi le condizioni particolari che necessitano l’ausilio del APU anche durante le operazioni di volo.
Utilizzo Alternativo del APU
Come anticipato, l’utilizzo di questo sistema è a terra.
Normalmente, dopo l’atterraggio (o subito prima), i piloti accendono l’APU per garantire energia elettrica ed aria a tutto l’aereo anche dopo che avranno spento i motori.
In poche parole, funge da generatore elettrico e di aria compressa per l’impianto di condizionamento.
Ecco gli altri casi in cui viene usato.
Decolli su piste corte
Esistono aeroporti con piste molto corte e quindi i piloti hanno bisogno di sfruttare tutta la potenza offerta dai motori.
Per assicurarsi la totale potenza, devono evitare che parte dell’energia venga utilizzata per altri sistemi, come ad esempio quello dell’aria condizionata e il sistema di pressurizzazione della cabina (il cosiddetto bleed-air).
Infatti, il sistema di pressurizzazione utilizza parte dell’aria compressa dei motori e quindi “ruba” potenza preziosa necessaria soprattutto sulle piste corte.
Per questo motivo i piloti possono decidere di utilizzare tutta la potenza dei motori evitando la dispersione di energia per il sistema di pressurizzazione, che dovrà comunque essere alimentato e lo sarà grazie al APU che provvederà a fornire l’aria necessaria.
Durante l’atterraggio
Forse meno intuitivo, ma ad ogni modo utile è l’utilizzo del APU per l’alimentazione dell’aria per la pressurizzazione durante l’atterraggio.
Su piste che si trovano a quote molto alte vicino le montagne o in particolari condizioni di ghiaccio può essere necessario eseguire delle salite molto ripide in caso di go-around.
Anche in questa situazione è necessario poter usufruire della massima potenza dei motori e quindi si accende l’APU che fornisce aria al sistema di pressurizzazione.
Sempre in caso di go-around può essere necessario l’ausilio del APU nel momento in cui uno dei motori è fuori uso.
Ad esempio, nel caso di un aereo di linea bimotore (i classici B737 o A320 ad esempio), se uno dei due motori è fuori uso la riattaccata è molto difficile dato che i piloti si trovano ad avere metà della potenza utile.
Avere tutta la potenza del solo motore funzionante è fondamentale.
Durante il volo
L’APU può essere utilizzato durante il volo nel caso in cui un motore sia fuori uso o comunque nel caso in cui non sia in grado di fornire energia elettrica.
In questo caso, l’APU può sostituire la funzione di generatore che normalmente viene svolto dai motori.
Limiti nell’utilizzo del APU in volo
Ci sono chiaramente dei limiti che vanno rispettati e soprattutto delle procedure che vanno seguite.
Va specificato che l’APU non può essere utilizzato sopra i 25.000ft, e per questo motivo, nel caso in cui un motore fosse fuori uso e si decidesse di utilizzare l’APU come fonte di energia e di aria, allora bisognerà scendere al di sotto dei 25.000ft.
Nel caso in cui venisse utilizzato al decollo, ad esempio nel caso di decollo su pista corta, allora si dovrà spegnerlo prima di raggiungere i 10.000ft.
Al contrario, se si decidesse di accenderlo in volo prima dell’atterraggio, lo si dovrà avviare solo al di sotto dei 10.000ft e prima della check-list finale si passerà al sistema di pressurizzazione alimentato dal APU.
Bene, queste sono alcune indicazioni alternative dell’utilizzo di questo sistema ausiliario.
È abbastanza comune per i piloti utilizzarlo nelle normali procedure operative. Rimane un sistema di grande ausilio e anche un modo per le compagnie aeree di risparmiare.
Se ci pensi bene, nel caso in cui non ci fosse la possibilità di utilizzare una fonte di energia esterna mentre l’aereo è parcheggiato, allora l’APU permette di garantire energia senza dover accendere un motore che consuma molto di più.
Inoltre, si sta lavorando per permettere agli aeromobili di effettuare il rullaggio dal parcheggio alla pista con motori elettrici per poter ritardare l’accensione dei motori a jet e quindi ridurre i consumi e l’inquinamento.
Anche in questo caso, non potendo avviare i motori, l’APU garantirebbe sufficiente energia nella fase di rullaggio.
Spero che questo breve panorama sull’utilizzo alternativo del APU sia sufficiente per soddisfare la tua curiosità sugli aerei di linea. Se ci sono altre cose che vorresti conoscere, non esitare a scrivere tra i commenti.
Innanzi tutto grazie per le informazioni e per il modo in cui tratti argomenti di non facile comprensione.
Vorrei chiederti un chiarimento.
Hai scritto che la Apu non può essere accesa al di sopra dei 25000 ft di quota. Al momento non riesco a capirne il motivo tecnico.
Potresti spiegarne il, o i motivi?
Grazie
Ciao Marino grazie. Il limite dovrebbe essere legato all’avviamento del APU ad alte quote, dove l’aria è più rarefatta ed è più complesso avviare motori a jet. Se ho altre info più precise le aggiungerò all’articolo.