Il titolo è probabilmente un po’ esagerato, ma le conseguenze di quello che sta accadendo all’interno dell’azienda sono drammatiche e lo abbiamo visto con i due disastri aerei del Boeing 737 MAX.

Ormai è chiaro a tutti che l’aereo non era adatto a volare e non doveva entrare in servizio, ma è accaduto comunque. La cosa che dobbiamo chiederci è perché una cosa del genere sia stata possibile.

L’aviazione è uno dei settori maggiormente regolamentati e non dobbiamo dimenticare che le certificazioni degli aeromobili non sono facili da ottenere, per non parlare dei collaudi severi che le aziende costruttrici stesse effettuano in fase di progettazione.

Ma allora, com’è possibile che due aerei abbiano avuto lo stesso problema con conseguenze così drammatiche?

Boeing e la cultura “marcia”

All’interno di Boeing si è scatenato l’inferno ed il crollo di una cultura aziendale malata ha portato a due disastri aerei che non dovevano verificarsi.

Molti dipendenti dell’azienda hanno perso fiducia nel management di Boeing e hanno rivelato attraverso una serie di messaggi come molte persone fossero coinvolte nella copertura di informazioni importanti nei confronti della FAA.

Si leggono anche frasi drammatiche riguardanti la poca fiducia nella progettazione del 737 MAX e sull’addestramento nei simulatori di questo nuovo velivolo: “Metteresti la tua famiglia su un aereo con un pilota addestrato in un simulatore del 737 MAX? Io, non lo farei”. Uno dei messaggi riguardanti il simulatore.

Insomma, sembra quasi che i due disastri aerei non siano stati qualcosa di inaspettato e così sorprendente per Boeing. Tutti gli eventi che si sono susseguiti nei mesi scorsi lo dimostrano.

Il licenziamento del CEO di Boeing, l’azienda presa di mira dal senato americano, alcuni piloti che hanno fatto trapelare informazioni importanti riguardante il malfunzionamento del sistema anti stallo MCAS (che poi si è rivelato come principale causa dei due incidenti), l’aggiornamento del software e dell’addestramento dei piloti, ed ora anche i messaggi dei dipendenti dimostrano come ci sia un forte mal stare in Boeing.

Boeing e la sua leadership scadente

La conseguenza di questo mal stare nasce dalla Leadership. Nasce sempre da li. Se non si guida un’azienda valorizzando le persone e costruendo una cultura sana che permette ai dipendenti di credere in quello che fanno, allora i problemi rimarranno sempre latenti e sfoceranno in qualcosa di grave.

Le persone insoddisfatte sul lavoro finiscono per essere superficiali, negligenti, poco attenti e poco motivati a fare di più, insomma si crea una spirale di attività portate avanti in malo modo che si ripercuote sul prodotto (cattiva progettazione) e sull’organizzazione (cattiva gestione manageriale).

La conseguenza dei problemi latenti invece, porta a veri e propri disastri. Se l’azienda produce gabbie per criceti, al limite il danno sarà di pochi criceti che scappano dalla gabbia, ma se l’azienda invece produce giocattoli in plastica e non segue le normative del settore, allora le conseguenze sui bambini che utilizzeranno quei giochi potranno essere ben più gravi.

Ma se l’azienda produce aerei di linea, allora immagina il potenziale livello distruttivo che i problemi latenti e la negligenza delle persone possono avere.

Conclusione

Beh, che dire. Non possiamo essere certi di quanto accade all’interno dell’azienda senza un’analisi approfondita, ma possiamo leggere i fatti di quanto è accaduto dal primo incidente fino ad oggi.

  • 2 incidenti aerei fatali
  • L’allontanamento del CEO
  • Piloti che rivelano problemi al sistema MCAS già conosciuti
  • La cattiva analisi dell’ente regolatore americano
  • La FAA che decide di certificare nuovamente il velivolo
  • La messa a terra di tutti i velivoli già venduti nel mondo
  • Il rischio di un flop finanziario dell’aziende che impiega ben 130.000 dipendenti

Qualcosa di molto grave sta succedendo e secondo studi sull’errore umano già ben conosciuti e applicati nel mondo dell’aviazione, possiamo dire che problemi latenti, cattiva comunicazione e una cultura aziendale “marcia”, non portano a buoni risultati, ma a veri e propri disastri a vari livelli.

In aviazione si parla di barriere difensive. Superate tutte le barriere difensive che permettono di scongiurare un disastro aereo, non resta altro che decidere di cambiare. Chi deve cambiare in questo caso è proprio Boeing.

Lo deve fare per il futuro dell’azienda, per i suoi dipendenti e per i passeggeri nel mondo che quotidianamente volano sui loro aerei. Ormai, stiamo tutti lentamente perdendo fiducia in questo marchio.

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6 Comments

  1. VINCENZO PRASTARO 24 Gennaio 2020 at 19:14 - Reply

    L’equilibrio tra i due sistemi (umano e automatico) è la tessera necessaria nell’insieme di un tranquillo volo.

  2. VINCENZO PRASTARO 24 Gennaio 2020 at 08:44 - Reply

    Non sono un pilota, sì e no al massimo l’auto o la vela, ma appassionato di volo e dei suoi risvolti. Concordo pienamente con l’ingegnere Manfroni sulla preminenza del cervello umano a quello elettronico e aggiungerei anche riabilitare l’equilibrio e il raziocinio umano su eventuali conflittualità uomo-macchina.
    So che non è facile e che ci vuole addestramento.

    • Daniele 24 Gennaio 2020 at 18:38 - Reply

      Ciao Vincenzo. L’automatismo negli aerei aumenterà sempre più. Piano piano ci avviciniamo a velivoli senza piloti. Al momento Airbus sta collaudando un sistema di decollo con pilota automatico. Dedicherò un articolo su questo argomento.

      • VINCENZO PRASTARO 24 Gennaio 2020 at 19:08

        Sarà interessante leggerlo

  3. Brunello Manfroni 23 Gennaio 2020 at 19:50 - Reply

    come ingegnere aeronautico, anche se non conosco il sistema automatico del 737 incriminato
    ed ho sentito cose che mi hanno fatto rizzare tutti i capelli anche se ne ho più poci, credo che ci sia un fondamentale principio da rispettare assolutamente.
    Il sistema automatico di un aereo non deve mai entrare in conflitto con l’azione del pilota.
    il sistema automatico è “senza cervello” e il pilota deve avere la possibilità di passare immediatamente ai comandi manuali senza alcun ritardo al minimo timore che qualcosa non funzioni a dovere, mai permettere che un computer prenda il posto di un cervello umano .
    Tutti questi sistemi anti – anti – anti – anti tutto mi fanno paura specialmente per piloti poco esperti ai quali è stato forse insegnato di contare al 100% sul loro funzionamento, forse perchè qualcuno cosi li ha addestrati. Il pilota deve essere molto esperto, lucido, attento ed uscire DA SOLO da situazione pericolose !!!!!

    • Daniele 24 Gennaio 2020 at 18:36 - Reply

      Per quanto ne so I piloti di linea preferiscono volare su un Boeing che un Airbus, perché hanno più controllo sugli automatismi. Il caso del 737 MAX esula un po’ perché il problema del MCAS, sistema anti-stallo, non è stato progettato adeguatamente.

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