Il motore a jet di un aereo di linea è molto complesso, ma il suo principio di funzionamento è semplice.
Sostanzialmente agisce come un compressore, aspirando l’aria dalla parte anteriore, comprimendola e “sputandola” da dietro ad una velocità più alta rispetto a quando è entrata.
In questo articolo ci concentriamo solo sui motori a reazioni degli aerei di linea, non parlerò di quelli militari che hanno delle differenze rispetto ai primi.
Motori Turboventola o Turbofan
Ci sono due parti fondamentali che compongono questi motori, ed hanno due funzioni ben diverse.
- La grande ventola anteriore che girando genera gran parte della spinta che fa muovere l’aereo.
- Il core che comprende il compresso a bassa pressione, quello ad alta pressione e la turbina a bassa pressione. Vedremo meglio a che sono servono queste componenti.
Iniziamo parlando del rapporto di by-pass che altro non è che il rapporto tra la massa d’aria aspirata dalla ventola e la massa d’aria che attraversa il core, ovvero la parte centrale dove si trova il compressore.
Per i motori normalmente utilizzati sugli aerei di linea, il rapporto di by-pass è di 5:1. Ovvero, la maggior parte dell’aria attraversa il motore passando attorno al core e solamente un piccola percentuale entrerà dentro il compressore.
Bene, quella ventola è la parte che fornisce la maggior parte della spinta.
Core del motore Turbofan
Il core è composto da un compressore a bassa pressione collegato per mezzo di un albero alla turbina che si trova nella parte posteriore del motore.
Attorno a questo albero ruota un’altro albero che collega il compresso di alta pressione alla turbina ad alta pressione.
Volendo semplificare, al fine di comprendere il principio di funzionamento, possiamo immaginare di posizionare la ventola, i compressori di alta e bassa pressione prima della camera di combustione, mentre le turbine dopo.
All’interno della camera di combustione entra l’aria dai compressori. Essendo queste, assieme alla ventola, collegate alle turbine, il loro moto è dato dalle turbine stesse. Di mezzo c’è il carburante che, grazie alla sua combustione, genera la rotazione delle turbine.
Questo ciclo continua fintanto che il carburante alimenta la camera di combustione.
Per gli amanti del dettaglio, probabilmente saprai già che i piloti tengono sempre sotto controllo le percentuali di N1 e N2 sulla strumentazione motori.
Bene, N1 corrisponde alla rotazione della ventola collegata alle turbine a bassa pressione, mentre N2 corrisponde allo stadio del compressore di bassa pressione.
Questo video spiega in modo molto semplice il principio.
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