Il volo Lion Air JT-610 scomparso in Indonesia con 189 persone a bordo, tra cui un nostro giovane connazionale, sembra essere il risultato di un guasto tecnico all’aereo, il nuovo 737-8 MAX.
È sempre un dispiacere quando un nuovo incidente aereo avviene e questi eventi sono un segnale che qualcosa ancora non sta funzionando nel sistema aviazione. Bisogna continuare e progredire per la crescita della sicurezza del volo.
Come dico sempre su questo blog quando parlo di incidenti aerei, non bisogna scendere subito a conclusioni affrettate, pertanto bisogna fare alcune ipotesi ed attendere l’inchiesta ufficiale.
Il volo decollato regolarmente da Jakarta alle 6.20 del mattino si è schiantato in mare dopo soli 13 minuti di volo.
Secondo Airlineratings.com e Aviation-Safety.net, l’aereo era decollato dalla pista 25L dall’aeroporto di Soekarno-Hatta e dai dati ADB-S dell’aereo catturati su Flightradar24 e Flightaware, i dati di volo non sono compatibili con la fase di volo.
I dati iniziali mostrano l’aereo a 2100 piedi e poco dopo ad una quota più bassa di 1450 piedi.
Subito dopo i dati di quota sono sempre più irregolari mostrando quote comprese tra 4500 e 5350 piedi.
Secondo Airline-Safety.net, anche il volo precedente ha mostrato dati irregolari subito dopo il decollo che si sono però stabilizzati dopo 8 minuti.
I dati tra la velocità indicati e la quota di volo non combaciavano, come non combaciavano nemmeno le informazioni del comandante e del primo ufficiale.
Lion Air ha confermato che l’aereo ha avuto un problema tecnico sul volo precedente che si era risolto secondo le procedure.
Incidenti passati simili
In passato ci sono stati alcuni incidenti aerei simili in cui i dati di volo, subito dopo il decollo, non erano regolari.
Il più importante e simile a questo è quello di Aeroperù volo 603 del 1996 in cui dopo il decollo i piloti hanno iniziato a ricevere dati non compatibili con le condizioni di volo e questo ha portato i piloti ha scendere di quota fino a schiantarsi in mare.
La differenza rispetto al volo di Lion air è che quello di Aeroperù si era svolto di notte, quindi i piloti erano disorientati senza avere alcun riferimento strumentale o visivo fuori dalla cabina.
Alcune considerazioni
Normalmente i dati di volo irregolari sono causati da un malfunzionamento della presa statica o del tubo di pitot, utilizzati per il funzionamento degli strumenti baromentrici in cabina.
Non possiamo ancora sapere cosa sia successo, quindi non si può dire che ci sia stato un problema a questi sistemi.
Credo che possiamo escludere queste ipotesi visto che il volo era diurno (anche se non so quanta luce c’era alle 6.30 del mattino in Indonesia).
I piloti avrebbero potuto utilizzare gli strumenti di stand-by (un terzo sistema di strumenti barometrici) ed avrebbero potuto atterrare in sicurezza all’aeroporto da cui erano appena decollati.
Non posso ancora esprimermi in merito, vedremo l’inchiesta quali informazioni porterà a galla dopo il recupero delle scatole nere, CVR e FDR.
Aggiornamento del 02/11/2018
L’aereo caduto il 29 ottobre in Indonesia ha avuto problemi simili non solo sul volo precedente, ma anche il giorno prima.
Il comandante aveva lanciato un “pan pan” via radio che è un messaggio di allarme subito prima del “mayday”, ed aveva richiesto di ritornare all’aeroporto di Bali per problemi tecnici.
Secondo Reuters, un funzionario dell’aeroporto di Bali, ha dichiarato che il “pan pan” era stato poi interrotto dal comandante del 737 MAX perchè il problema era stato risolto.
Anche un altro pilota, che si trovava in volo sopra Bali, ha dichiarato di aver sentito la chiamata radio e di essere rimasto in volo in un circuito di attesa, in quanto doveva dare precedenza all’aereo in emergenza.
Considerazioni sui primi fatti
Seguendo le poche notizie che si trovano sul web in questi giorni, ho potuto riscontrare anche un’altra ipotesi a cui avevo pensato, ma escluso.
In passato il modello Boeing 737 ha avuto dei problemi al timone ed almeno in 3 occasioni sono accaduti degli eventi spiacevoli che in 1 caso si è concluso con un disastro aereo.
Il timone, senza dare alcun segnale di malfunzionamento, si mosse con grande forza in una sola direzione portando l’aereo a virare bruscamente in una direzione e causando uno stallo quasi impossibile da recuperare.
I tecnici hanno capito che il problema si trovava nel timone dopo alcune analisi ed hanno ritirato tutti gli aerei in servizio per poter installare la soluzione tecnica trovata e porre rimedio al problema.
Siamo sicuri di non trovarci difronte ad un caso simile dove il problema, questa volta, non si trova nel timone, ma negli elevatori?!
Ci sono 7500 Boeing 737 nel mondo in servizio e se un problema esiste è meglio scoprirlo al più presto.
Al momento è stata ritrovata una delle due scatole nere, il FDR. Bisognerà fare pressione sulle autorità Indonesiane affinchè rendano pubblici i dati riscontrati. Possono anche rifiutarsi.