La risposta è abbastanza semplice. Il carico di lavoro su un aereo è molto alto. Il primo motivo per cui si trovano due piloti in cabina è quello di ridurre il carico di lavoro su una sola persona e quindi garantire la sicurezza dei passeggeri.
Nella divisione dei compiti in cabina i due piloti si distinguono in pilota che vola (Pilot Flying) e pilota che monitora (Pilot Monitoring). Ora ti spiego le differenze.
Come si dividono i compiti in cabina
La distinzione “comandante” e “copilota” oggi è un po’ meno accentuata rispetto a 30 anni fa. Il comandante una volta era visto quasi come il capo supremo ed il copilota era il suo “schiavetto”. Non si poteva discutere alcuna decisione del comandante e la comunicazione e cooperazione tra i due era molto scadente causando non pochi problemi, ed in casi gravi, anche incidenti aerei.
Oggi invece le cose sono cambiate: c’è parità di potere decisionale, anche se in casi di emergenza spetta al comandante l’ultima decisione, ma se una volta lui decideva e gli altri eseguivano, oggi c’è molto più confronto e collaborazione sulla presa di decisioni complesse. Sappiamo che l’unione fa la forza! Infatti, i piloti sono i migliori manager aziendali ed hanno ottime capacità per creare un team efficace.
Come abbiamo detto i compiti sono divisi in base al ruolo, Pilot Flying o Pilot Monitoring. Il comandante può essere l’uno o l’altro e non più il capo e basta. Infatti, normalmente se i due fanno un volo Milano – Roma e ritorno, il comandante fa la prima tratta come Pilot Flying ed al ritorno lo farà il copilota.
Cosa fa il pilot flying e il pilot monitoring?
Il Pilot Flying deve occuparsi dell’aereo e della navigazione. Ovvero, è quello che ha le mani sui comandi, è quello che tira la barra a sè e fa decollare l’aereo, monitora la posizione dell’aereo rispetto alla rotta e si assicura che si stia volando bene e seguendo la rotta, quota e velocità corrette.
Il Pilot Monitoring invece, si occupa della comunicazione con la torre, monitora i sistemi dell’aereo quali il motore, l’idraulica, elettronica e si assicura che tutto funzioni come dovrebbe.
Tra i due piloti, quello che potrebbe accorgersi per primo di un problema per esempio al motore, è il Pilot Monitoring, perchè l’altro ha la sua attenzione rivolta al volo e lo sguardo è quasi fisso sullo schermo della navigazione. Mentre l’altro ha lo sguardo sullo schermo dei motori oltre che su quello della navigazione.
Ecco perchè ci sono due piloti in cabina. E’ abbastanza semplice come ti dicevo.
Una volta erano in tre, c’era anche l’ingegnere di bordo, ora sono in due perchè i computer e l’automazione hanno permesso di ridurre il numero di personale ed il carico di lavoro. L’ingegnere di bordo è una figura che ormai quasi non esiste più.
Il modo in cui lavorano i piloti, le procedure che seguono sono frutto di studi molto lunghi. Studi che provengono dall’ambito sperimentale dell’ingegneria e della psicologia. Questi due campi scientifici studiano l’interfaccia Uomo-Macchina e Uomo-Ambiente creando le migliori condizioni per garantire la sicurezza del volo.