Quando ti capita di volare e di sederti sul lato del finestrino, inevitabilmente guardi fuori e lo sguardo sarà rivolto verso l’alto. Veniamo catturati dalle nubi e le vediamo piano piano sempre più vicine man mano che saliamo di quota.
Alcune volte quando si entra nelle nubi c’è un piccolo balzo, altre volte non accade nulla, altre volte invece i balzi sono belli pesanti.
Esistono diversi tipi di nuvole e l’effetto che hanno sull’aereo varia in base al tipo di nube che si attraversa.
La maggior parte sono innocue, non infastidiscono più di tanto e soprattutto non sono pericolose, altre volte invece possono generare dei veri e propri traumi in alcuni passeggeri data la gravosità della turbolenza che le accompagna.
Vediamo pertanto quali sono le nuvole più pericolose per gli aerei e come riconoscerle.
Tu, da passeggero, anche se sei seduto dietro e non vedi perfettamente davanti a te, puoi sempre capire qual’è la situazione meteo nella porzione di cielo in cui ti trovi e potrai prepararti nell’eventualità incontrassi delle nuvole classificate come pericolose.
Tipi di Nuvole
Vediamo brevemente quali sono i tipi di nuvole che esistono. Saper distinguere un tipo di nuvola dall’altra facilita l’individuazione di quelle più pericolose.
Semplificando ci sono nuvole che si creano a diverse quote, pertanto le suddividiamo in nuvole Alte, Medie, Basse, a Sviluppo Verticale.
Le nubi alte sono classificate come Cirro…: Cirri, Cirrostrati, Cirrocumuli.
I primi due sono delle strisce di nuvole quasi trasparenti che si formano a circa 10.000 metri, mentre i Cirrocumuli sono dei batuffoli che si formano a circa 7.000 metri. Sono dei cristalli di ghiaccio viste le temperature molto basse a quelle quote.
Le nubi medie sono classificate come Alto…: Altostrati, Altocumuli.
Si formano tra 2.000 e 6.000 metri. Sono caratterizzate da accumuli di goccioline d’acqua o ghiaccio. Possono generare precipitazioni nevose, ma sono così alte che la neve evapora prima che arrivi a terra.
Le nubi basse sono classificate con il suffisso …strato e si formano al di sotto dei 2.000 metri.
Sono suddivisi tra Strati e Nembostrati. Generano precipitazioni piovose o nevose in base alla temperatura. Sono quelle nubi che solitamente oscurano il cielo, le nubi di novembre, basse, scure e tetre.
Le nubi a sviluppo verticale sono suddivisi tra Stratocumuli, Cumuli e Cumulonembi.
Si generano a causa del movimento verticale dell’aria ascendente o discendente. La rapida ascesa dell’aria calda può raggiungere anche i 12.000 metri formando i cosiddetti cumulonembi.
Sono quelle nuvole che generano forti temporali. Sono imponenti e riempiono il cielo. Raggiungono quote molto alte, hanno forme diverse e la sommità può essere ad uncino o piatta.
Queste sono le nuvole estremamente pericolose che ogni pilota evita.
Ci sono anche altri tipi di nuvole, ma per semplificare fermiamoci qui e cerchiamo di conoscere meglio le nubi a sviluppo verticale, soprattutto i cumulinembi.
Le Nuvole Pericolose
I cumulinembi si formano a causa dell’aria calda e umida che sale. L’aria calda sale per diverse motivi: il calore della terra, una zona montagnosa o un fronte che spinge l’aria calda verso l’alto.
Effetti sull’aereo
Turbolenza: la cosa importante da tenere a mente è che all’interno della nuvola c’è aria calda che sale e aria fredda che scende. Questi due movimenti generano forte turbolenza.
Le turbolenze eccessivamente forti possono far sobbalzare l’aereo ed essere fisicamente pericolose per i passeggeri.
Qualcuno che non ha la cintura allacciata o un’assistente di volo che cammina nel corridoio, possono essere facilmente balzati verso l’alto e sbattere contro il soffitto procurandosi gravi ferite.
Se i carrelli che gli assistenti di volo utilizzano per servire cibo e bevande non sono nella loro posizione sicura, verranno balzati anch’essi al soffitto rischiando di ferire i passeggeri.
Se la turbolenza colpisce l’aereo mentre viene servito il pranzo si rischia che piatti e posate feriscano qualcuno.
Ghiaccio: soprattutto nella parte alta della nuvola si può formare del ghiaccio.
Per l’aereo la formazione di ghiaccio sulle ali è una cosa molto grave. Si rischia di ridurre la portanza eccessivamente e quindi l’aereo non è più in grado di stare in aria.
I piloti hanno delle contro misure, ovvero hanno dei sistemi elettrici di riscaldamento lungo la struttura dell’aereo e nei motori.
Ti segnalo questo articolo in cui parlo di alcuni incidenti aerei causati da maltempo.
Fulmini: c’è una intensa formazione di fulmini e disturbo elettrico che può avere un effetto sulle comunicazioni radio.
I fulmini possono colpire un aereo provocando dei danni all’impianto elettrico. Molte volte un aereo è stato colpito da fulmine, ma non ci sono mai stati dei gravi danni che hanno messo in pericolo i passeggeri.
Grandine: la formazione di ghiaccio può generare della grandine con chicchi di grandi dimensioni.
La grandine è pericolosa soprattutto per i motori. Avere delle palle di baseball dure come la roccia che sbattono contro le turbine dei motori può facilmente romperne una. Parti di questa turbina entreranno nel motore letteralmente distruggendolo.
Gli aerei di linea hanno sempre più di un motore, ma tutti i motori possono venire affetti dallo stesso problema.
Condizioni meteo estreme: si possono generare delle condizioni meteo molto pesanti che includono i tornado.
Qui siamo al limite. Se ti trovi in volo con condizioni meteo estreme significa che il comandante è un incosciente, incompetente e merita di essere arrestato.
È molto probabile che ti troverai a terra se ci saranno delle condizioni estreme quali tornado o cicloni.
Ci possono però essere delle situazioni in cui ti trovi vicino a queste condizioni meteo e che quindi anche la porzione di cielo in cui stai volando venga affetta, seppure con minore forza. Rimane sempre il caso di evitare di volare.
Concludendo, questi sono gli effetti dei cumulinembi sugli aerei. Le altre nuvole non sono pericolose. La maggior parte delle nuvole, anche se portano pioggia e neve, non presentano pericoli eccessivi per l’aereo se non la formazione di ghiaccio nel periodo invernale.
In ogni caso è sempre meglio non volarci all’interno, ma attraversarle o rimanere a quote più basse.
I piloti conoscono bene le condizioni meteo in ogni momento e soprattutto prima del decollo, pertanto sono in grado di anticipare ed evitare le zone più colpite. Ad ogni modo, se dovesse essere necessario, anche durante il volo possono evitare le nuvole più grandi.