Se stai leggendo un articolo di un blog, forse, dico forse, sarai una persona a cui piace leggere anche altro che non sia un post su internet.
Sapere è potere, si dice, allora perché non apprendere qualcosa di nuovo ogni giorno della propria vita? Se sei un lettore accanito, ma anche non accanito, se semplicemente ti piace approfondire un determinato argomento, allora ho qualcosa da dirti.
Bene, se invece non sei un lettore, ma cazzeggi su internet per scrollare post di facebook, articoli di cui leggi solo i titoli, ma non approfondisci l’argomento, allora non serve che continui a leggere.
Il volo di notte di Saint Exupery
Diverso tempo fa ho aperto una sezione del blog dedicata a libri di aviazione che consiglio di leggere.
Oggi voglio parlarti di un libro scritto negli anni Trenta dal francese Antoine de Saint Exupery, famoso soprattutto per esser stato un grande pilota che ha operato dagli anni Venti fino alla seconda guerra mondiale dove è stato abbattuto con il suo P38 Lightning.
Oltre ad avere volato per l’aeronautica francese ed aver partecipato al secondo conflitto mondiale, aveva volato per diversi anni per la Aeropostale, un’azienda che trasportava la posta verso la Francia da vari parti del mondo.
In particolare lui volava sulla tratta da Parigi a Dakar. Erano voli notturni, quindi la sua grande esperienza la volle riversare nel suo altrettanto celebre libro Volo di Notte.
Di cosa tratta il libro?
La trama è molto semplice, Saint Exupery si è messo nei panni di un direttore che gestiva il trasporto della posta in Argentina. L’autore stesso fu direttore a Buenos Aires ed in quel periodo scrisse questo libro.
Si parla di tre piloti che devono partire dal Paraguay, dal Cile e dalla Patagonia per raggiungere Buenos Aires in tempo per il volo per l’Europa.
I tre voli notturni devono riportare la propria posizione ad ogni scalo per permettere al centro di controllo di Buenos Aires di coordinare i voli e decidere se far decollare o meno l’ultimo aereo.
Perché mi ha colpito?
Nel romanzo succedono tantissime cose e l’autore riesce ad aprire una finestra molto dettagliata su come si volava e lavorava negli anni Trenta per superare queste prove difficilissime che i piloti dovevano affrontare.
Stiamo parlando di aerei che avevano pochissima strumentazione, la cabina era aperta e non c’erano molti mezzi di comunicazione. La navigazione era fatta principalmente a vista, pertanto superare montagne, tempeste o volare alla cieca quando la luna illuminava poco, era un’impresa che vale la pena conoscere.
Pionieri del volo moderno, Saint Exupery ci fa rivivere intensamente un periodo storico sia per l’aviazione che per il mondo.
Lo consiglio vivamente.