Ci sono pochi posti in Italia in cui è ancora possibile sentire sulla pelle la passione per il volo.
La mia visita alla scuola di volo di Air Valdossola mi ha lasciato la voglia di ritornarci per rimanere in contatto con le persone che hanno costruito la storia di quel luogo e che ancora oggi permettono a molti piloti di volare.
La storia di questa scuola di volo è molto singolare ed è iniziata più di 30 anni fa in un posto quasi magico attorniato da montagne, dal vicino Monte Rosa e dai laghi del Piemonte e della Lombardia.
Insomma, è un posto fantastico che si trova vicino al paese di Masera in provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, un luogo in cui oltre a respirare l’aria pura della montagna si respira anche la passione per il volo.
Voglio raccontarti la storia di Air Valdossola e darti qualche informazione utile se stai cercando una scuola di volo per ultraleggeri e non solo.
Air Valdossola e l’aviosuperficie Chavez-Marini
Ho incontrato il presidente che molto gentilmente mi ha guidato nella visita presso le loro strutture spiegandomi la storia di come è nata Air Valdossola e di come pochi appassionati costruirono l’aviosuperficie oltre 30 anni fa.
Infatti, alcuni piloti che cercavano di svolgere la loro attività di volo a motore ed a vela, non trovando uno spazio vicino al luogo in cui abitavano dove poter volare, decisero di costruirselo questo spazio.
Muniti di tanta volontà e fatica riuscirono a bonificare una zona alluvionale del fiume Toce e costruire la pista.
Le prime attività pratiche furono dedicate al volo a vela. Essendo vicini alle montagne è un luogo ideale per alianti!
Successivamente, iniziarono anche molte attività con aerei a motore, la scuola di volo e manifestazioni.
Vale la pena ricordare la manifestazione aerea che agli inizi degli anni ’90 vide protagoniste le nostre amate Frecce Tricolori che si esibirono nei cieli sopra l’aviosuperficie.
La loro storia è così intrisa di racconti di persone che hanno letteralmente dedicato la loro vita al volo, che dovrei scrivere un altro articolo per raccontarle tutte!
Anche solo conoscere queste storie e gli eventi che l’aviosuperficie ha ospitato, sono sufficienti per dedicare una giornata a visitare Air Valdossola.
Anche lo splendido setting in cui si trova, a ridosso del Monte Rosa, del Lago d’Orta e del Lago Maggiore, sono un ottimo incentivo per fare una gita in Valdossola.
La Scuola di Volo Air Valdossola
La scuola si dedica principalmente al volo VDS offrendo i corsi di volo ULM basico, biposto, avanzato e di fonia aeronautica.
La flotta è composta da 1 aliante biposto, 1 velivolo di aviazione generale (Robin DR400), 1 Tecnam P92 Eaglet avanzato, 1 Tecnam P92 Echo.
La pista in asfalto lunga 600 metri è affiancata da ampi spazi che fungono da parcheggio e raccordi.
L’aviosuperficie dispone di 2 hangar per gli aerei dei soci e della scuola, e di un club house in cui si svolgono le lezioni.
È possibile anche campeggiare e sostare presso l’aviosuperficie oppure usufruire di strutture di ospitalità locali.
Nei racconti che ho ascoltato ci sono anche quelli di molti ragazzi che hanno iniziato a volare con aerei ultraleggeri dedicandosi all’attività di volo locale, anche ragazzi di 16 anni.
Bene, quei ragazzi, oggi, sono piloti di linea in servizio presso le più note compagnie aeree di volo europee.
Questo è un esempio di come la passione per l’aviazione sia stato l’incentivo per molti ragazzi a dedicarsi ad una carriera da pilota e alla realizzazione del loro sogno.
La curiosa storia di Geo Chavez
Chavez, a cui l’aviosuperficie ha dedicato il nome, fu un aviatore nato a Parigi da una famiglia di origine peruviana, ed entrò nella storia dell’aviazione per esser stato il primo ad aver trasvolato le Alpi.
Fu nel 1910!
Facendo una piccola ricerca si può trovare facilmente la sua storia, ma ha tutto un altro effetto trovarsi nel luogo in cui atterrò nel 1910 e vedere le montagne che si resero protagoniste della sua vita.
Il 23 settembre 1910 decollò da Briga in Svizzera con il suo Bleriot XI con un motore rotativo da 50CV.
Erano 5 i partecipanti e dovevano svolgere questa impresa nell’arco di 1 settimana, impresa che prevedeva il decollo da Briga, la trasvolata delle Alpi e l’atterraggio a Milano.
L’unico a decollare fu appunto Chavez, l’ultimo giorno disponibile, per tutta la settimana le condizioni meteo non furono favorevoli.
Chavez sorvolò il valico del Sempione per poi scendere verso Domodossola dove avrebbe effettuato un rifornimento per continuare il volo verso Milano, luogo in cui lo attendeva una folla per celebrare la sua impresa.
Il punto di atterraggio era proprio nei pressi dell’aviosuperficie, più o meno verso la fine dell’attuale pista.
L’impresa di Chavez terminò tragicamente quando, a circa venti metri d’altezza, una semiala cedette ed il velivolo si schiantò a terra.
Chavez fu gravemente ferito e morì 4 giorni dopo nell’ospedale di Domodossola all’età di 23 anni.
Ecco, questa è una delle tante storie che mi sono state raccontate e che mi hanno incuriosito da appassionato dell’aviazione quale sono.
Consiglio vivamente di visitare l’aviosuperficie di Air Valdossola e contattare la struttura se hai intenzione di diventare pilota VDS.
Se sei già pilota, allora non perdere l’occasione di volare in un luogo affascinate e di usufruire dell’appoggio di Air Valdossola.
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