Questo è un articolo che scrivo per spiegare quanto ho riportato in una presentazione che ho fatto in una scuola media in cui ho cercato di spiegare l’adolescenza ed il ruolo degli adulti dal punto di vista del coach.

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L’adolescenza è quella fase della vita che si trova tra il bambino e l’adulto. E’ il passaggio dalla vita da bambini a quella di adulti. I ragazzi hanno paura di abbandonare il mondo che gli dà molte sicurezze e protezioni, ma hanno molta voglia di sperimentarsi come adulti pur non avendo gli strumenti adatti. Ecco da dove nasce la crisi d’indentità e la confusione che li caratterizza.

Di cosa hanno bisogno gli adolescenti di oggi? Hanno bisogno di trovare risposte, di avere delle idee chiare su aspetti della vita che non conoscono perchè gli manca quell’esperienza che l’adulto ha acquisito negli anni. I ragazzi hanno bisogno di una guida, di un maestro ed un modello di vita. Hanno bisogno di qualcuno che li possa accompagnare in questa fase della vita e che sia il loro faro, il loro punto di riferimento ogni volta che necessitano delle risposte.

Ogni ragazzo ha delle potenzilità che vanno riconosciute e valorizzate. Per capirlo meglio come valorizzarli facciamo un esempio, in ambito sportivo, sulle differenze tra ragazzi moivati e ragazzi non motivati:

Gli adolescenti motivati:

  • si mettono in gioco
  • hanno fiducia in se stessi
  • hanno delle persone che li sostengono (amici, familiari, allenatore)
  • sono costanti nelle loro attività
  • hanno più facilità a relazionarsi
  • ottengo buoni risultati anche nello studio oltre che nello sport

Gli adolescenti meno motivati:

  • sono inclini alla rinuncia
  • più insicuri
  • hanno persone che li sostengono nel modo sbagliato
  • danno colpa dei loro insuccessi ad elementi esterni a loro
  • hanno più problemi scolastici
  • fanno qualcosa per gratificare qualcun’altro e non loro stessi

Valorizzando le potenzialità di un ragazzo gli diamo l’occasione di esprimersi, gli stiamo dicendo che lo accettiamo così com’è e non come vorremmo. Lui si sentirà valorizzato, più sereno, positivo e meno giudicato.

Ma cosa sono le potenzialità?  Sono dei tratti del carattere, delle emozioni positive. Ogni volta che facciamo un’attività gratificante che ci permette di perdere la cognizione del tempo e dello spazio, allora stiamo faccendo qualcosa che ci fa sentire bene, ci da motivazione, gioia e serenità. Queste sono attività che valorizzando le nostre potenzialità.

Esistono 24 potenzialità alle quali sono state date dei nomi (es. leadership, creatività, amore, amore per il sapere, autocontrollo, spiritualità, senso civico, ecc.). Sono 24 potenzialità che tutti abbiamo, ma alcune di queste spiccano di più. Nel momento in cui una di queste è repressa, allora andiamo in crisi. Abbiamo bisogno di fermarci e capire cosa sta succedendo nella nostra vita e cosa vogliamo migliorare o cambiare.

La stessa cosa succede per gli adolescenti. Se non vengono valorizzati e resi consapevoli delle proprie potenzialità, allora perdono il controllo ed iniziano ad avere atteggiamenti che i genitori o gli insegnati non capiscono e non sanno gestire.

Gli adolescenti hanno bisogno di obiettivi che li motivi e che gli dia un senso di completezza alla loro vita. Ovvero, hanno bisogno di obiettivi che li gratifichi, che siano concreti, che li porti a produrre risultati, ma anche che li valorizzi strada facendo. Questo significa che molti ragazzi vogliono tutto subito dimenticandosi che bisogna lavorare e fare fatica per ottenere risultati. Si concentrano solo sui risultati e non sulla performance necessaria per ottenere qualcosa che desiderano.

Ecco che quindi iniziano a studiare solo per il voto e non per costruirsi delle competenze. Ed è proprio a questo punto che entra in gioco il ruolo degli insegnanti che lavorano per uno stipendio e non per educare realmente i ragazzi. Non tutti ovviamente, ma l’insegnante ha l’obbligo di aiutare i ragazzi a dare un senso a quello che studia e nel crearsi degli obiettivi personali che hanno senso, che siano stimolanti e specifici. (Vedi articolo sugli obiettivi).

Allo stesso modo i genitori non posso pretendere che i figli siano come vogliono loro. Le aspettative dei genitori sono diverse da quelle dei figli. I genitori si aspettano che i fligli si comportino secondo i loro schemi, quando i ragazzi hanno ormai un loro mondo interiore fatto di emozioni, obiettivi ed esperienze.

I ragazzi devono poter vedere il futuro come qualcosa di positivo, qualcosa che gli dia l’occasione di cambiare e di crearsi qualcosa di proprio. In realtà gli adolescenti non hanno alcun senso del futuro, nè positivo nè negativo, semplicemente attendono che qualcosa cambi per loro senza essere i protagonisti del cambiamento.

Quindi, che tu sia un genitore o un adolescenti, sei tu a poter cambiare la tua realtà e raggiungere i tuoi obiettivi. Il coahcing sostiene sia il genitore che l’adolescenti nella ricerca e definizione degli obiettivi e nella valorizzazione delle potenzialità.

Per saperne di più contattami compilando il form dalla pagina contatti o chiama il 339 3631881.

Vedi anche la pagina Coaching per Adolescenti

 

By Published On: 3 Ottobre 2011Categories: Coaching0 Comments

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