Tutti vogliono essere felici! Nel mondo le persone credono che la felicità sia un importante e prezioso obiettivo da perseguire.
La felicità è un costrutto filosofico e psicologico molto complesso che per poterlo analizzare bisogna scomporlo in diversi elementi. Uno di questi elementi è il benessere soggettivo!
Ti sei mai chiesti se sei felice? Chiaramente si. Credo che sia una di quelle domande che più poniamo a noi stessi.
Bene. Se te lo sei chiesto ti sarai anche dato una risposta. Qualcun’altro invece, forse, non si è risposto, è rimasto a riflettere per qualche minuto e poi ripreso la normale vita quotidiana.
Voglio darti un elemento che ti potrà aiutare a capire meglio se sei felice!
Questo elemento è l’auto-valutazione del benessere.
Una persona si definisce felice in termini di benessere soggettivo se valuta un alto grado di soddisfazione della sua vita e se la frequenza delle emozioni positive che ha provato e prova in un periodo di tempo piuttosto ampio è maggiore delle emozioni negative.
Non vogliamo solo essere felici, vogliamo essere felici per buone ragioni, cioè per cose che per noi sono importanti!
La gente felice sembra “funzionare” meglio. Non ci sentiamo solo meglio, ma cambia anche qualcos’altro! La persona felice:
- produce un reddito più alto
- ha migliori relazioni sociali
- convive in modo civile al lavoro
- fa volontariato
- ha una migliore salute
Nella maggior parte dei campi della vita una persona non ha bisogno di essere super felice. Infatti, coloro che riescono meglio nella vita sono moderatamente o molto felici, non estremamente felici.
Le persone che risultano più felici sono quelle che hanno le migliori relazioni sociali.
Il benessere soggettivo, ovvero le emozioni positive esperite nella vita, influenzano positivamente la creatività, la piacevolezza e la longevità; e queste caratteristiche a loro volta producono maggiore realizzazione personale in ambiti come il matrimonio, il lavoro, la salute fisica.
Quindi, come valuti ora il tuo livello di felicità? 🙂
Per concluedere, ricordati la frequenza dell’esperienza emozionale positiva è più importante della sua intensità! E poi… basterebbe ridere un po’ di più!
L. Stanchieri, Essere Leader non basta. Franco Angeli 2006.
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