Il COVID-19 ha creato tantissimi disagi è ha rivoluzionato le nostre vite in pochissimo tempo.
Per quanto riguarda l’aviazione le cose si sono messe veramente male. Come si dice in alcuni casi: non sarà mai più come prima!
Il lockdown mondiale ha colpito duramente il settore dell’aviazione commerciale e migliaia di persone hanno perso il proprio posto di lavoro e tante compagnie aeree (anche di grandi dimensioni) hanno dovuto chiudere.
Purtroppo i numeri sono veramente drammatici. Ne vedremo alcuni in dettaglio e cercherò anche di fare una previsione su come saranno le cose d’ora in avanti.
Vediamo subito una prima analisi che riguarda l’RPK, ovvero la percentuale di riempimento dei posti a sedere per ogni chilometro volato.
Dal grafico qui di seguito puoi vedere come a livello mondiale si stimi un calo di passeggeri del 48%. Più in dettaglio, per l’Europa, si stima un calo del 55% nel 2020 che equivale a perdite di oltre 80 miliardi di Euro.
In tutto il mondo è prevista una perdita globale di 314 miliardi di Dollari nel 2020.
La ripresa dell’aviazione commerciale non è prevista se non a partire dal 2021, ma chiaramente le compagnie aeree non sono in grado di sopravvivere senza introiti, pertanto la lista di quelle che rischiano il fallimento è molto lunga.
Si stima che nei prossimi mesi, in Europa, ci sarà un calo di riempimento dei passeggeri del 45% nel terzo trimestre e poi del 10% nel quarto trimestre.
Impatto del COVID-19 sulle compagnie aeree
Ora entriamo nella parte più tragica del dramma: l’impatto del coronavirus sulle compagnie aeree e quindi sui posti di lavoro di piloti, assistenti di volo, tecnici di terra e personale negli aeroporti.
Questa la lista, non completa, delle compagnie aeree in grosse difficoltà o che hanno completamente chiuso la propria attività.
Virgin Atlantic
ha licenziato 3000 dipendenti e ha cessato tutte le operazioni da Londra Gatwick. La compagnia ha chiesto aiuti governativi per il mantenimento delle operazioni, ma non sembra averne ricevuti. Si spera che i profitti ritornino a salire nel 2021 altrimenti l’intera compagnia aerea dovrà chiudere.
Ryanair
ha licenziato altrettanti 3000 dipendenti dopo che l’aeroporto di Heathrow ha visto una riduzione dei passeggeri del 97%.
Air Mauritius
entra in amministrazione controllata e prevede il fallimento entro la fine del 2020.
South African Airways
chiude completamente e si pensa ad una nuova compagnia aerea completamente rivista e gestita in modo da evitare i tanti errori commessi nel passato che avevano portato la compagnia sul lastrico diverse volte.
Norwegian
ha trasportato il 98,7% in meno di passeggeri nel mese di aprile. Hanno tagliato tutti i voli intercontinentali lasciando solamente qualche volo per le capitali nord-europee.
Air France-KLM
ha subito perdite per €850M e prevede una riduzione della flotta del 20% nel 2021. Nei prossimi mesi verrà presentato un piano agli investitori per i prossimi anni.
SAS
ha licenziato 5000 dipendenti anche se di recente ha ottenuto dei fondi per un totale di €308M.
Qatar Airways
ha annunciato licenziamenti del personale di volo, ma non ha fornito numeri precisi.
Wizzair
ha licenziato 1000 persone riducendo la forza lavoro del 19%. Inoltre, ha restituito 32 aerei in leasing e ridotto gli stipendi del 14% a tutti i dipendenti e del 22% ai dirigenti.
British Airways
annuncia la possibilità di licenziare 12000 persone.
Queste sono solo alcune delle compagnie aeree impattate da questa crisi.
Il COVID-19 ha trascinato con sé non solo le compagnie aeree, ma anche aziende come Boeing che prevede una riduzione del personale del 10%. Già colpita duramente dai grossi problemi finanziari dovuti al blocco del 737 MAX, ora anche questa crisi mondiale ha un impatto sui loro ordini.
Previsioni per i prossimi anni
Per almeno i prossimi due anni non vedremo i numeri di passeggeri che si avevano prima del coronavirus, quindi prima di febbraio 2020.
Le compagnie aeree, oltre che per affrontare la crisi nel breve periodo, si stanno preparando anche per affrontare la riduzione del numero di passeggeri nel 2021 ed anni successivi.
Ci vorrà del tempo prima che le persone ritornino a volare e che i confini vengano riaperti in base all’espansione della pandemia.
Tutto questo si tradurrà in:
- minori profitti in un’industria dove il margine di guadagno è già bassissimo
- si ridurranno il numero di nuove assunzioni di piloti ed assistenti di volo
- ci saranno meno aziende di manutenzione dei velivoli (e quindi altri licenziamenti)
- minori vendite di nuovi aerei
- riduzione del personale aeroportuale
- un forte impatto negativo sul turismo mondiale
- un probabile aumento del prezzo dei biglietti aerei di almeno il 50%
Molte compagnie aeree hanno ricevuto aiuti governativi, ma molte altre, non comprese nella lista elencata, hanno ridotto il numero di velivoli della propria flotta oppure hanno dovuto cessare completamente le operazioni.
Purtroppo, come previsto, l’impatto è decisamente drammatico. Seppure ne eravamo consapevoli, leggere questi numeri fa raggelare il sangue. Nei prossimi mesi (se non anni), dovremo adattarci ad un’aviazione commerciale diversa da quella che conoscevamo.
Come si volerà in aereo per evitare contagi?
Prima di tutto sono dell’idea che l’ultimo settore a dover riaprire è proprio quello dell’aviazione commerciale, nonostante la drammaticità della situazione.
Uno dei modi più veloci per aumentare il contagio nel mondo è permettere alle persone di spostarsi in un altro paese.
Ad ogni modo, ci sono dei provvedimenti che le compagnie aeree stanno prendendo.
Come cambierà il modo di volare?
Almeno per i prossimi mesi e probabilmente fino alla fine del 2020, il modo di volare cambierà ed i provvedimenti che compagnie aeree ed aeroporti dovranno prendere per proteggere i passeggeri saranno molti.
Più che proteggerli si parla di farli sentire sicuri in uno spazio ristretto come un aereo.
Oltre alla maggiore distanza tra passeggeri e le mascherine obbligatorie, si pensa ad una sanificazione molto intensa, tutto il personale indosserà maschere protettive (oltre alle mascherine) e chiaramente indosseranno guanti.
L’associazione degli assistenti di volo CWA che rappresenta 50.000 assistenti di volo, ha richiesto al Dipartimento di Salute e Trasporto che la maschera protettiva sia obbligatoria anche per i passeggeri.
Negli aeroporti ci saranno nuove procedure ai banchi check-in, pannelli installati dove possibile per aumentare la distanza tra passeggeri e personale, il check-in online sarà obbligatorio per molti e l’imbarco dei bagagli sarà diverso.
Chiaramente oltre a tutto questo ci saranno screening dei passeggeri e misurazione automatica della temperatura.
C’è chi pensa di dare ai passeggeri dei pasti a terra chiusi in buste sigillate, e solo con pasti freddi. Gli assistenti di volo passerebbero ogni 30 minuti per sanificare l’ambiente.
Costo del biglietto aereo
Il costo del biglietto aereo vedrà un leggero calo iniziale per attirare passeggeri, ma subirà un rialzò dopo qualche tempo che, come anticipato, potrà raggiungere anche il 50%.
Questa la previsione di IATA che giustifica questo rialzo al fatto che le compagnie aeree cercheranno di rifarsi sia delle perdite subite in questo periodo che per il posto centrale da lasciare obbligatoriamente vuoto.
Ma solamente 4 delle 122 compagnie che IATA ha considerato nel sondaggio riuscirebbero ad andare a pari con i conti se seguissero queste condizioni.
Quindi, l’aumento del prezzo del biglietto aereo è inevitabile.
Insomma, concludendo questa breve analisi sullo stato dell’aviazione commerciale, è senza dubbio un colpo pesante, molto peggiore di altre crisi del passato.
Dobbiamo augurarci che nel 2021 le cose cambieranno in fretta, ma per quest’anno ci dovremo abituare a sentire che una compagnia aerea chiude e che molti dei suoi dipendenti saranno lasciati a casa senza un lavoro.
Caspita che disastro non potrò mai più prendere un aereo nella mia vita e non lo ho ancora fatto è non lo farò mai uffa