Quando decidi di voler diventare pilota e volare per il resto della tua vita, inizi a sognare. Se stai pensando di diventare pilota, sai benissimo di cosa sto parlando.
Volare chissà dove, sempre in viaggio, più tempo libero, guadagnando un sacco di soldi e sentendoti libero di vivere la vita che hai sempre desiderato.
È bello essere motivati ed è bello sognare, ma è anche importante affrontare la realtà. Quando si diventa piloti le cose non sono come hai sempre sognato.
Quindi, andiamo subito al punto.
- 1 L’Addestramento del Pilota ed il Fattore Umano
- 2 Il Mio Libro
- 3 Le Mie Guide
- 4 Il Mio Libro
- 5 I miei manuali scaricabili
- 5.1 Cockpit!
- 5.2 ILS La Guida Completa
- 5.3 VOR La Guida Completa
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- 5.4.1 Quando Decidere di NON Decollare ha un’Importanza Vitale
- 5.4.2 Imparare dai Professionisti che Scelgono di Mettersi in Gioco
- 5.4.3 Voli di Mantenimento Durante la Pandemia
- 5.4.4 Risultati del Sondaggio: Visual Descent Point e Ciampino VOR-RNAV RWY33
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L’Addestramento del Pilota ed il Fattore Umano
La vita professionale di un pilota si fonda su una formazione adeguata e questo è uno degli aspetti più importanti della sicurezza del volo.
L’addestramento dei piloti è sempre quello che salva la vita.
La sua e quella dei passeggeri.
Parte di questa formazione è capire che non si tratta solo di spingere le manette e girare qualche bottone, ma come il ruolo del pilota abbia una fortissima rilevanza in questo complesso mondo della sicurezza del volo.
Forse non ti sto dicendo nulla di nuovo: tutti sanno che la maggior parte degli incidenti aerei sono causati dagli errori dei piloti. Ma le cose sono più complesse.
La rilevanza del pilota è fondamentale perchè non è tecnologica, non è ambientale e non si basa su aspetti controllabili dal uomo, ma si fonda sul Fattore Umano. Il trucco qui sta nel comprendere esattamente cosa significa Fattore Umano e perchè l’aspetto “Umano” spaventa tanto.
Il Fattore Umano è una Scienza
La maggior parte degli incidenti che l’aviazione deve affrontare oggigiorno, sono causati da errore umano.
Hai ragione a credere che sia così e le statistiche supportano questa idea: in passato, gli incidenti sono stati più legati a problemi tecnici, mentre oggi è l’aspetto umano che crea i principali problemi.
80% degli incidenti di oggi sono imputati all’uomo.
Non possiamo eliminare gli esseri umani dalla cabina di pilotaggio, dalle organizzazioni, dalla manutenzione, dalle torri di controllo o dalla supervisione della sicurezza, possiamo solo migliorare la loro performance.
Questa è la rilevanza che ha il Fattore Umano in materia di aviazione, non può essere sostituito, almeno non ora.
Lo studio del Fattore Umano è una scienza. Fa parte della Psicologia di Aviazione e molti psicologi ed esperti di sicurezza di volo stanno studiando l’effetto del fattore umano nel nostro settore.
CRM in Aviazione
Di sicuro avrai sentito parlare di CRM – Crew Resource Management, se non lo hai mai sentito, fammelo sapere nei commenti e sarò felice di spiegarti di cosa si tratta.
Bene, il CRM è il risultato di una serie di studi fatti sul Fattore Umano e ritiene puramente “Umani” tutti gli aspetti che hanno un forte effetto sulle prestazioni dei piloti. Per esempio: in passato, alcuni incidenti sono stati causati dal fatto che c’era troppa “distanza” tra il capitano e il primo ufficiale. Non distanza fisica, ma distanza di potere.
Questo atteggiamento è arrivato in aviazione civile dal mondo militare, dove un “semplice” soldato non poteva parlare al suo superiore, liberamente.
La stessa cosa stava accadendo nella cabina di pilotaggio. Un “semplice” co-pilota non poteva dire al “super-capitano” che stava commettendo un errore. Anche se il co-pilota capiva dove si fosse commesso l’errore ed avesse intuito quali sarebbero state le tragiche conseguenze, preferiva rimanere in silenzio e morire.
Eventi come questi sono accaduti in almeno due incidenti aerei, uno che ha coinvolto un aereo della Korean Airlines e precedentemente in un incidente avvenuto negli Stati Uniti negli anni 70. Dedicherò un post a parte a questi due incidenti aerei.
Vediamo intanto cosa sta accadendo oggi in aviazione.
Cos’è cambiato?
Oggi tutto questo non esiste più (lo spero, almeno). Grazie all’impiego del CRM nelle compagnie aeree, tutti sono allo stesso livello, co-pilota e comandante lavorano in perfetta simbiosi.
Gli incidenti aerei della Korean Airlines e quello avvenuto negli Stati Uniti sono solo esempi di come sia rilevante il Fattore Umano nel settore dell’aviazione e di come sia la parte più importante nella formazione dei piloti.
Qualcosa però deve ancora cambiare.
Cosa fare?
Sarei milionario se avessi la soluzione perfetta.
Purtroppo non lo sono, il che significa che non ho la soluzione!
Ci vuole ancora molto lavoro per trovare le migliori soluzioni. Per darti un’idea di quanto lavoro si è fatto finora e di quanto sia ancora necessario fare, devi sapere che il CRM ha già visto 4 generazioni.
Non generazioni inteso come nonno, figlio e nipote, ma ci sono stati dei cambiamenti drastici nella storia dell’aviazione che hanno modificato il concetto ed i contenuti di CRM in aviazione e quindi la formazione dei piloti.
Per esempio, nella prima generazione del CRM, stiamo parlando all’incirca degli anni 70, si iniziava appena a comprendere l’effetto importante che aveva la distanza del potere ed il ruolo del comandante, mentre oggigiorno, visto che è stata superata questa visione e cultura del potere, ci si concentra molto sul lavoro di squadra e la comunicazione.
Cosa significa tutto questo?
Significa che i piloti che si siedono in un’aula ed ascoltano altri piloti che gli raccontano di quanto sia bello e utile lavorare in squadra, poi dovranno applicare queste nozioni in cabina.
Hai capito quanto potente sia il CRM?
Perchè potente? Perchè è uno strumento talmente utile che ha la capacità di plasmare pacificamente gli atteggiamenti dei piloti.
Ti faccio un esempio.
In un’azienda non aeronautica, magari anche dove lavori tu, è necessario, in alcuni casi, chiamare i sindacati o il responsabile di reparto per modificare alcune pratiche che si seguono in azienda.
In aviazione, per poter formare i piloti e migliorare le loro prestazioni, non sono necessari i sindacati, ma con il CRM è possibile discutere e trovare soluzioni a problemi concreti e reali che affrontano quotidianamente.
Bene, non mi allungo troppo su questo argomento, penso che tutti gli esempi che ho fatto siano sufficienti per capire quanto il Fattore Umano incida su tutto quello che facciamo.
Lo puoi sperimentare nella tua vita quotidiana.
Il prossimo passo è portare questa pratica del CRM ed una nuova concezione di Fattore Umano anche a livelli manageriali, sia in aviazione che in qualunque altro settore.
Ora che hai letto questo post, quale idea ti sei fatto sugli errori dei piloti?