Spesso pensiamo che gli strumenti principali che il pilota utilizza sono quelli posti di fronte. Avevo già parlato degli strumenti fondamentali che tutti i piloti devono conoscere, ma ce ne uno ancora più importante che permette di avere chiaro in mente cosa succede attorno a loro quando volano.
Questo strumento non è altro che la radio.
Le comunicazioni via radio hanno diverse finalità, una di queste è quella di creare una “mappa mentale” del traffico che sta volando nella nostra zona o più avanti sulla nostra rotta.
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come utilizzare le comunicazioni via radio per sapere cosa succede attorno a noi.
Comunicazioni via radio in aereo
Quando si vola dal punto A al punto B, si fanno fondamentalmente 2 cose in cabina:
- Si segue la navigazione per mantenere la rotta
- Si comunica via radio e si ascoltano le altre comunicazioni
Che si tratti di un volo di linea o di un volo con un aereo più piccolo da turismo, queste due attività fondamentali non cambiano.
Per capire meglio cosa fanno i piloti in cabina durante il volo, ti consiglio di dare un’occhiata al mio manuale “Cockpit” Come Funziona un Aereo e Cosa Fanno i Piloti.
Durante la fase di crociera ci sono diverse comunicazioni che avvengono. Chiaramente più traffico si trova nella zona e più comunicazioni ci saranno, pertanto parte dell’attenzione del pilota sarà dedicata ad ascoltare.
Ma cosa ascolta e perché?
Entriamo nei dettagli.
Chiamate radio e codice dell’aereo
Per prima cosa si cerca sempre di sentire se si viene chiamati dal controllore di volo.
Saprai bene che ogni aereo ha una sigla, per esempio il volo Lufthansa 001 avrà come sigla alla radio “Lufthansa 001”. La stessa cosa avviene per le altre compagnie aeree, normalmente si chiama il nome della compagnia ed il numero del volo.
Mentre se non si vola per una compagnia aerea, ma con un aereo privato, allora si usa il codice di registrazione dell’aereo. Ad esempio se il codice è I-EBCR, alla radio sentiremo la chiamata per “India Eco Bravo Charlie Romeo”, oppure semplicemente “Eco Bravo Charlie Romeo”.
La lettera “I” all’inizio del codice, indica che l’aereo è registrato in Italia, pertanto a volte si omette. In alcuni casi si omettono anche le prime due lettere, in questo caso (Eco Bravo), e si indicano solamente le ultime (Charlie Romeo). Questo avviene per rendere le comunicazioni più brevi.
Comunicando si Naviga
Abbiamo detto che una delle attività fondamentali che fa il pilota è seguire la navigazione, ma dobbiamo chiederci se anche le comunicazioni radio aiutano a navigare.
La risposta è affermativa. Sì, aiutano. Ma come?
Ci sono diversi modi. Prima di tutto su un volo turistico viene sempre chiesto dove stiamo andando, ovvero qual’è il prossimo punto di riporto e a quale distanza ci troviamo da esso.
Questo permette al controllore di volo di essere sicuro della nostra posizione, permette al pilota di confermare (a se stesso) il punto in cui si trova e, nel caso in cui l’aereo fosse predisposto con un transponder, confermerebbe che l’aereo seguito dal controllore è effettivamente il nostro.
La Mappa Mentale
Per mappa mentale intendo quell’immagine che ti crei quando qualcuno ti descrive un luogo, una situazione o un ambiente.
Per esempio, se dovessi descriverti le mie ultime vacanze in Grecia, inizierei descrivendoti il luogo che mi è piaciuto di più. Descriverei i colori, la sensazione del calore, un luogo che mi ha colpito particolarmente, i rumori che si sentivano e così via.
In quel momento (chi ascolta) immaginerebbe come sarebbe stato essere li e mentalmente andrebbe a creare un’immagine mentale simile a quella che ti starei descrivendo.
La stessa cosa avviene in aereo quando ascoltiamo le comunicazioni radio degli altri piloti nello stesso spazio aereo.
Se sappiamo di essere in una zona molto trafficata (ad esempio nei pressi di grandi aeroporti), possiamo capire dove si trovano gli altri aerei rispetto a noi semplicemente ascoltando le loro comunicazioni.
Se ad esempio sentiamo che qualcuno si trova a 10 miglia a sud di Milano ad una quota di 2000ft e noi ci troviamo a 12 miglia a Sud di Milano alla stessa quota, allora puoi benissimo capire che l’altro aereo si trova a Nord rispetto alla nostra posizione ed è quindi meglio cercare di vederlo e tenerlo sotto controllo data la vicinanza (2 miglia).
Avvicinamento e atterraggio
Come ho spiegato più volte nei miei articoli e manuali, la zona più pericolosa in cui volare è nei pressi di un aeroporto. La maggior parte del traffico si concentra proprio nei pressi di aeroporti. Aerei in decollo o in atterraggio possono essere un ostacolo e aumentare il rischio di incidenti.
Diventa fondamentale ascoltare le comunicazioni radio e crearsi quella mappa mentale appena descritta, per sapere dove si trovano gli atri aerei.
Tutti i piloti e controllori di volo devono avere a mente la stessa mappa e quindi mantenere la giusta separazione tra ogni aereo e anticipare cosa si farà man mano che ci si avvicina all’atterraggio.
Per esempio, se ci stiamo avvicinando alla zona aeroportuale e vogliamo chiedere l’autorizzazione all’atterraggio, ci verrà indicato che cosa fare e anche l’eventuale presenza di altro traffico nella zona.
Normalmente viene indicato se siamo i primi ad atterrare o se ci sono altri aerei davanti a noi. Se, ad esempio, ci sono altri 2 aerei prima di noi, allora ci verrà comunicato che saremo il numero 3.
Saprai bene ormai che attorno alla pista ci sono diversi “bracci”: sottovento, base, finale. Se ci troviamo sul braccio sottovento e sentiamo che un altro aereo deve effettuare l’avvicinamento e mettersi anch’esso sottovento, allora terremo gli occhi ben aperti per cercare di vederlo… e si spera che anche l’altro pilota tenga gli occhi altrettanto ben aperti per cercare noi!
Conclusione
Bene, ecco spiegato il ruolo fondamentale delle comunicazioni radio. Direi che più del 50% dell’attività del pilota viene dedicato alle comunicazioni radio e nel crearsi questa mappa mentale di tutto quello che succede nella zona… soprattutto quando si vola a bassa quota.
Per gli aerei di linea ad alta quota, durante la crociera, le comunicazioni sono molto ridotte, ma aumenteranno nella fase di decollo e atterraggio.
Per aerei da turismo che volano a bassa quota (soprattutto chi vola a vista – VFR), allora le comunicazioni radio sono fondamentali.
Spero che sia tutto chiaro. Come sempre, sono a disposizione per qualunque chiarimento e approfondimento.
Sempre chiaro e preciso, è un piacere leggere i tuoi articoli. Congratulazioni
Grazie!