Finora abbiamo pubblicato articoli che distinguevano molto tra psicologia dell’aviazione e coaching in aviazione. Abbiamo scritto su argomenti che rientrano più in una o nell’altra categoria. Ora vogliamo capire realmente cosa li distingue, questo ci servirà meglio in futuro per capire cosa, in realtà, li accomuna.

Questo articolo non vuole dimostrare se uno dei due ambiti è migliore dell’altro. Non è una competizione, ma un’analisi delle differenze!

La Psicologia dell’Aviazione studia l’uomo ed i suoi i processi cognitivi, le sue azioni ed i suoi comportamenti nell’ambito aeronautico e aerospaziale, considerando aspetti culturali. Applica la scienza della psicologia derivante dagli ambiti di psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia sociale e psicologia clinica.

Coaching in Aviazione è l’applicazione del metodo del Coaching all’Aviazione, ovvero, al ruolo del Pilota in Aviazione, all’Industria Aeronautica, al Management di organizzazioni ed aziende Aeronautiche, personale di terra di Compagnie Aeree o di Aeroporti ed Istruttori di Volo. E’ l’applicazione dei già esistenti e definiti metodi di Executive Coaching, Business Coaching e Life Coaching. I suoi principi fondanti derivano dalla Psicologia Positiva e dalla Psicologia dell’Aviazione.

Come vedete il coaching deriva dalla psicologia dell’aviazione. Sono integrati, legati l’uno all’altro se non altro per il semplice fatto che entrambi studiano l’uomo e cercano di migliorare la condizione umana.

La prima differenza che possiamo notare nell’ambito applicativo dei due è che la psicologia dell’aviazione studia l’uomo che lavora, considera in parte la vita privata di una persona, ma non la elabora così a fondo come nel coaching.

Per intenderci meglio… Se stiamo considerando un pilota stressato, vittima di un errore o di un incidente e possiamo individuare come causa dello stress il divorzio con la moglie, allora stiamo anche considerando la sua vita privata e non solo quella lavorativa.

Ma è un caso isolato. Molto più spesso invece capita di prendere in considerazione la vita privata quando si parla di coaching. Ma vedremo in un altro articolo cosa sono le Potenzialità e come si legano all’aviazione ed ai piloti in particolare.

Quindi, una prima differenza sostanziale è che il coaching non si limita a costrutti psicologici in ambito lavorativo, ma ingloba nel suo metodo anche la vita privata e si passa da una condizione di:

vita privata vs. vita lavorativa

ad una condizione di:

vita privata + vita lavorativa

I due elementi sono sempre distinti, ma rientrano nel stesso sistema.

Il metodo del coaching è definito appunto un metodo e non una tecnica o uno strumento. Dire che è un metodo significa che al suo interno ci sono delle tecniche e degli strumenti che il coach utilizza.

La psicologia dell’aviazioine ha un metodo, ma non è un metodo.

La differenza sostanziale qual’è?

E’ che la psicologia dell’aviazione si lega ad un ambito scientifico determinato e definito da elementi psicologici che deve ricercare in aviazione, deve studiare, capire associare ad una teoria già esistente oppure fare una nuova ricerca per spiegare scientificamente un determinato fenomeno.

Quindi, utilizza un metodo chiamato metodologia della ricerca per scoprire e spiegare nuovi fenomeni. Ma questo è un processo lungo e lento.

Infatti, molti piloti interessati allo studio del fattore umano o facilitatori dei programmi di CRM all’interno delle compagnie aeree hanno un forte limite in questo senso: mi chiedono sempre di procurargli nuovo materiale affinchè possano arricchire di nuovi elementi il lavoro che fanno con gli equipaggi.

Il coaching invece, ha al suo interno tecniche che il coach può utilizzare in un percorso di coaching: per esempio può analizzare gli ostacoli che impediscono ad un comandante di avere una leadership “efficace”. Sono tecniche semplici, funzionali che vengono insegnate al comandante (coachee).

Quello che non fa il coaching è ricerca in laboratorio, o meglio, ci sono anche psicologi che studiano fenomeni  che poi associano al coaching, ma fondamentalmente il coach è un operatore, meno teorico (anche se la teoria è fondamentale per un coach), è più operativo, concreto e pragmatico.

Il pragmatismo è un’altra grande differenza. Nel coaching si ottengono risultati immediati con la psicologia dell’aviazione c’è bisogno di un lungo periodo di studio.

Come accennato all’inizio, non abbiamo fatto un confronto tra i due mondi, ma solamente esaltato alcune differenze. Gli articoli che seguiranno saranno una serie di esempi di applicazione del coaching in aviazione, al pilota, al management, istruttori di volo, ecc.

 

 

 

By Published On: 25 Ottobre 2012Categories: Coaching1 Comment

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One Comment

  1. […] anno fa quando mi occupavo di Psicologia e Coaching in Aviazione, ho avuto la fortuna di partecipare ad una riunione dei facilitatori CRM di una nota compagnia […]

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