scatole nere

Ogni volta che sentiamo parlare di un incidente aereo si nomina sempre la scatola nera.

Per poter capire cos’è successo e quali sono state le cause dell’incidente aereo è molto importante poter recuperare la scatola nera.

Voglio spiegarti ora come funziona, ma soprattutto perchè è utile per gli investigatori e come viene utilizzato per la ricerca delle cause degli incidenti.

Cos’è la scatola nera

È stata sviluppata dall’ingegnere australiano David Warren a partire dal 1953, in seguito ad un’investigazione condotta per scoprire le cause di un incidente.

L’idea era quella di registrare le voci dei piloti e le attività degli strumenti di volo in un congegno che non andasse distrutto in caso di caduta del velivolo. Il dipartimento dell’aviazione civile australiano scartò il progetto.

Nel 1958, quando Sir Robert Hardingham, un funzionario britannico della moderna CAA, vide il dispositivo e si rese conto della sua utilità, vennero messi a disposizione di Warren i mezzi per la sua produzione a livello industriale.

Il registratore di dati invece è stato inventato e patentato negli stati uniti da James Ryan che è stato anche l’inventore della cintura di sicurezza delle automobili.

Com’è fatta una scatola nera

Non è di colore nero, in realtà è di colore arancione o giallo.

Ha questo colore perchè così è più semplice distinguerla tra i rottami dell’aereo. Purtroppo, gli incidenti aerei avvengono e non possiamo nascondere questo fatto.

Ad ogni incidente segue un’inchiesta portata avanti dall’ente nazionale dedicato a queste investigazioni che ogni paese possiede. In Italia chi svolge questa funzione è l’ANSV (Agenzia Nazionale Sicurezza del Volo).

Quale funzioni hanno le scatole nere?

Le scatole nere sono 2 ed hanno il compito di registrare i dati di volo e registrare le comunicazioni dei piloti, sia le comunicazioni con i controllori di volo, sia le comunicazioni tra i piloti stessi.

Riescono a registrare anche i suoni all’interno della cabina, fattore molto importante per l’investigazione. In un certo senso riescono a svelare i segreti dietro le cause degli incidenti aerei. Senza l’utilizzo della scatola nera, sarebbe molto più difficile scoprire com e sono avvenuti i fatti.

I piloti possono attivarli o disattivarli dalla cabina, ma per legge chiaramente devono sempre essere attivi.

Quali sono?

Le 2 scatole nere hanno un nome preciso in base alla funzione che eseguono.

La scatola che registra i dati di volo si chiama FDR “Flight Data Recorder”.

Quella dedicata alle comunicazioni si chiama CVR “Cabin Voice Recorder”.

Dove si trovano?

Sono posizionate nel cono di coda, ovvero nell’estremità della parte posteriore dove finisce l’aereo.

Statisticamente, in un incidente aereo, l’estremità della coda rimane intatta più spesso rispetto ad altre parti della fusoliera, per questo motivo è stata scelta questa posizione.

Quanto resistono agli impatti?

Le scatole nere devono poter sopportare impatti molto forti chiaramente. Non devono andare distrutti altrimenti le indagini sarebbero molto più difficili.

Hanno la capacità di resistere ad impatti di 3400kg (equivale ad un impatto a 500km/h) e temperature di 1000°C.

Ci sono comunque dei casi in cui le scatole nere non sono state ritrovate o sono state distrutte dall’impatto.

Come nel caso del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso l’8 Marzo 2014 ed ancora oggi (nel 2017) si stanno svolgendo le ricerche per il suo ritrovamento.

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