Eccomi qui di nuovo dopo un breve periodo di pausa per le feste natalizie, capodanno e… il mio matrimonio!
Mai avrei immaginato quanto difficile potesse essere organizzare un matrimonio, soprattutto se ci si sposa all’estero. Ma vale la pena… l’emozione che si prova è unica per tutta la vita!
Ma veniamo a noi. Come adattarsi all’estero quando si visita un paese molto diverso dal proprio?!
Adattarsi è un segno d’intelligenza. In psicologia l’intelligenza è definita come la capacità di adattamento. Vediamo allora come possiamo sviluppare la nostra capacità di adattamento viaggiando.
Viaggiare in Europa per noi italiani è relativamente semplice: non costa molto visitare Parigi, Londra o Madrid, ci si sposta facilmente ormai. Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Finlandia, Danimarca, ecc. sono paesi diversi dal nostro, ma non è così difficile adattarsi al loro stile di vita, soprattutto se si fa il solito viaggio di pochi giorni.
Le cose cambiano però se si viaggia oltre oceano, se si va più lontani e in un paese molto diverso dall’Italia.
Intendiamoci su una cosa… qui non sto parlando del viaggetto nel villaggio turistico o il tour organizzato all-inclusive a New York per 4 giorni! Sto parlando del viaggio avventura che si fa una o due volte nella vita. Mi riferisco al viaggio di minimo due settimane fino ad un mese o più per visitare e vivere il paese che si è scelto.
Se ci pensi bene andare in Sud America, negli Stati Uniti, Australia o Africa richiede un impegno economico non da poco ed una preparazione particolare.
Vediamo allora subito cosa bisogna fare.
1. Scegliere la destinazione
In base a dove si sceglie di andare dipendono mille cose. Scegli un luogo che si adatta alla tua personalità. Ti sembrerà banale, “ovvio, se vado in Russia a dicembre di sicuro non mi porterò dietro il costume!”, invece la cosa non è così semplice.
Dalla destinazione non dipende solo il vestiario, ma anche il trasporto, il soggiorno, la moneta, il modo di comprare e vendere oggetti o servizi, il cibo, l’acqua, ecc. Ma facciamo un esempio.
La moneta: pagare in euro, dollari o pesos cambia moltissimo! 😉 Ma non cambia solo il cambio! Scusa il gioco di parole, ma s’intende a cosa mi riferisco… non dobbiamo concentrarci solo sul valore del cambio che varia quotidianamente, ma sul potere d’acquisto della moneta locale!
Mi spiego meglio… mi trovo in Colombia in questo momento e qui si usa molto il taxi per muoversi. È un mezzo molto usato che ha un costo relativamente basso. L’alternativa è il bus che costa pochissimo.
Un taxi, per una distanza media di circa 15km, per 30 minuti di viaggio, costa 10.000 pesos, ovvero poco meno di 5 euro. In Italia la stessa corsa costerebbe sui 15-20 euro, ovvero 40.000 pesos.
Se da perfetti sconosciuti della “lista prezzi” dei taxi pagassimo 40.000 pesos per una corsa non ci sorprenderemmo molto, ci sembrerebbe quasi normale, senza sapere in realtà che stiamo spendendo 4 volte il valore reale della corsa. Molti turisti qui cadono in questo tranello.
Lo stesso vale per il cibo, vestiario, ecc. Quando si compra qualcosa in loco bisogna informarsi sul costo reale degli oggetti o dei servizi! Come fare??? Basta chiedere!
Però per chiedere bisogna parlare la lingua del paese di destinazione o almeno l’inglese! Quindi vediamo il secondo punto.
2. Parlare una lingua straniera
L’ideale sarebbe parlare la lingua locale, ma non sempre è possibile, anche se si va in un paese in cui si parla Spagnolo! Aggiungere la “S” alla fine di ogni parola non è Spagnolo!!! 🙂
Dobbiamo parlare due lingue quando viaggiamo: Inglese e “La Lingua della Sopravvivenza”!
L’inglese lo conosci già… giusto?! Du iu spic inglisc?! Perfetto, con l’inglese ci sei! 🙂
La Lingua della Sopravvivenza è composta da poche parole che ti permettono di comprarti cibo, vestiario, cambiare moneta, chiedere direzioni, sentirti al sicuro. Sono poche parole che puoi imparare prima di partire… ti serviranno in molte occasioni! Compra un dizionario o cerca in internet.
3. Sapere come funziona il paese
Significa entrare da subito nel “Sistema di Vita”, imitare, osservare e copiare le gesta e ripetere le parole nelle più svariate situazioni in cui ci si imbatte. Ti faccio un esempio… qui in Colombia bisogna trattare il prezzo per qualunque cosa. In Italia non si usa, al massimo si chiede uno sconto ogni tanto, si paga il suo valore senza discutere. Qui non funziona così!
È una caratteristica locale comune a diverse culture nel mondo: quando si decide di comprare qualcosa si tratta il prezzo per abbassarlo il più possibile, ma per farlo non basta chiedere “scusi, mi abbassi il prezzo?!” La risposta sarà sicuramente NO!
Bisogna usare parole esatte che si imparano in loco, quasi come se fosse un dialetto, non c’è libro al mondo che te le insegni. Per impararle bisogna diventare amici di qualcuno del luogo, fidarsi un pochino e chiedere informazioni a lui o lei, chiedere come funzionano le cose, chiedere se ti può accompagnare, ecc. Ovviamente devi essere una persona socievole che si adatta facilmente a persone diverse.
4. La socievolezza
Se sei una persona chiusa, introversa e riservata buttati e impara a parlare con chiunque. Essere introversi non significa dover rinunciare ad un viaggio, ma al contrario può essere l’occasione per conoscersi meglio ed aprirsi al mondo.
La socievolezza è un elemento fondamentale, tanto importante quanto parlare l’inglese. Attraverso questa qualità possiamo goderci veramente fino in fondo un viaggio, non solo da turista, ma da “indigeno” da locale, come uno del luogo insomma.
Entrare in casa di qualcuno, mangiare con loro, visitare un luogo guidati da un locale ha un valore immenso, ovviamente se si è amanti del viaggio un po’ avventuroso e non dei resort o dei pacchetti già pronti.
Vedi quindi che adattarsi richiede intelligenza e preparazione, non è una cosa lasciata al caso. Ogni situazione che incontriamo in un viaggio è occasione di adattamento.
Nella vita quotidiana l’adattamento è fondamentale per sopravvivere allo stress, agli impegni, alle sconfitte, alle delusioni, ecc. Quando torni da un viaggio ti senti diverso?! Tu come persona, la tua personalità è almeno un pochino cambiata?! Io credo di si!